Dematerializzazione Documenti

La pratica in questione consiste nella conversione di un documento cartaceo in un formato digitale, e la sua successiva fruibilità con i mezzi informatici. Questa sostituzione ha pieno valore formale, secondo quanto riporta la normativa statale del 1997 (articolo 15 comma 2 legge 15 marzo 1997 n. 59).

Il termine dematerializzazione indica tecnicamente la conversione di un documento cartaceo in un formato digitale, e la sua successiva fruibilità con i mezzi informatici.

Questo processo è finalizzato alla sostituzione della materialità con la digitalità, con notevoli vantaggi in termini di maneggevolezza, risparmio di spazio, reperibilità e velocità di ricerca offerti dalla tecnologia.

La dematerializzazione dei documenti cartacei è attualmente intesa come il progressivo incremento della gestione documentale informatizzata all’interno delle strutture amministrative pubbliche e private. 

I vantaggi per le aziende e per la PA

Risparmio

Relativo ai costi di stampa, acquisto e manutenzione delle stampanti;

Centralizzazione dei processi di lavoro

Consentendo di archiviare documenti elettronici in maniera univoca, facilmente condivisibili e reperibili attraverso sistemi informatici ad hoc di ricerca;

Tracciabilità del documento

Ovvero seguire tutta la catena lavorativa per capire dove incontra difficoltà o fermi nella lavorazione;

Incremento di spazio fisico

La dematerializzazione e la gestione documentale riducono la necessità di lavorare attraverso archivi fisici dislocati magari in posti lontani dal luogo in cui servono;

Miglioramento del processo lavorativo interno con clienti e fornitori

La possibilità di rintracciare un documento anche a molto tempo di distanza dalla sua creazione è un notevole vantaggio per tutta la filiera e i processi lavorativi;

Ottimizzazione del personale

Niente più spreco di tempo per ricerche improbabili, ma al contrario ottimizzazione del lavoro e della produzione.

Tutela dell’ambiente

Minor consumo di carta ed inchiostri.